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giovedì 7 ottobre 2010

Il metodo del block notes per motivarsi e gestire gli impegni


Ci sono periodi in cui mi sveglio stanco. Nulla sembra invogliarmi e passo le giornate vagando di qua e di là senza una meta. Questi momenti coincidono con periodi di stress, il cervello non riesce ad assegnare delle priorità e finisco per non combinare nulla. Capita di pensare ai grandi problemi della vita, a decisioni importanti da prendere sul futuro e intanto non riesco nemmeno ad arrivare puntuale ad un appuntamento.

Da un po di tempo ho una strategia per porre rimedio agli inconvenienti tipici di questi periodi. Ho scoperto che ciò che non mi fa agire è la mancanza di motivazione, tutto sta nella volontà di agire. Come fare a motivarsi? Semplice! Sono andato in cartoleria e ho comprato una penna e un block notes tascabili da usare come assistenti personali. Scrivo la sera prima i più semplici compiti che devo sostenere nel giorno dopo. La mattina quando mi alzo mi sento subito attivo e comincio ad adoperarmi per svolgere il dovuto. Badate bene che all'inizio scrivo cose davvero semplicissime, compiti elementari facilmente controllabili dai quali partire per poi prendere responsabilità di decisioni più grandi. Scrivo sempre l'obbiettivo in maniera positiva ("andrò da Marco per parlare della grafica del progetto X") e scelgo solo cose verificabili nel brevissimo periodo. Ogni volta che eseguo qualcosa tiro uno striscio e cancello il compito. E' sorprendente scoprire quante piccole grandi cose possiamo fare in una giornata. Sembra assurdo ma ci si sente incredibilmente realizzati nell'eseguire le cose più semplici.

Se avete il problema che ho io vi consiglio di provare il metodo del block notes, a patto di prendere la cosa seriamente quasi faceste un patto con voi stessi.

martedì 28 settembre 2010

Gestire il caos interiore: rilassati subito




Mancano poche settimane alla mia laurea e pochi giorni fa mi sono presentato in segreteria della facoltà per depositare la domanda e le scartoffie burocratiche. Dopo pochi minuti mi è crollato il mondo addosso. Per un errore burocratico 5 dei miei esami sono andati persi poichè non verbalizzati in tempo. Pensate alla sensazione che mi ha assalito, a meno di un mese dalla consegna della tesi, con tutto il lavoro pronto e con mille progetti nell'armadio. Tutto da rimandare. Tasse da pagare. In pochi istanti dalla tranquillità al caos.

Ci sono giornate in cui sembra andare tutto storto. Queste giornate portano con sé una sensazione di disagio particolare, un misto fra tensione e rabbia. Sono giornate che ci stancano molto e sono pericolose per il nostro equilibrio. Ma attenzione. Siamo noi e solo noi a creare tutto il caos che ci è attorno. Non scrivo qui per giudicare cosa deve e cosa non deve essere importante per voi, di cosa dobbiate preoccuparvi e di cosa no. Fate semplicemente quello che ritenete giusto. Poi se volete dedicate un minuto a questo piccolo esercizio.

Il seguente è un metodo molto potente, quanto semplice da attuare, per gestire il caos. Il suo insegnamento preciso si trova nel libro di Thich Nhat Hanh "Essere Pace". Sono pochi e semplici passi da seguire dovunque voi siate: fermatevi, respirate e sorridete. Certo all'inizio troverete duro sorridere, sopratutto se fate questo esercizio in un momento davvero caotico per il vostro animo. Ma vi garantisco che sorridere riporterà la sovranità su voi stessi, quella che avete perso abbandonandovi al turbine di confusione che il mondo sembra avervi scaricato addosso. Seguite pochi semplici passi:

Inspirate e calmate il corpo e la mente
Espirate sorridendo
Ricordatevi che voi dimorate nel presente che è l'unico attimo vero che conta.

Faccio spesso questo e non mi evita di provare il disagio tipico di situazioni spiacevoli. L'ansia, il panico e la disperazione sono sentimenti umani. Dimorare nel presente sorridendo e respirando fa mi aiuta a riprendere il controllo della situazione, a riprendere lucidità. Un sorriso rilassa centinaia di muscoli facciali e ha un effetto calmante sul sitema nervoso e il respiro rinfrescando il corpo fa il resto. Più si cerca di sentirlo scendere per poi salire meglio è.

Questo è solo un consiglio che mi hanno dato e che che a me ha fatto bene, così ho deciso di darlo a voi. Liberi di non seguirlo o di farlo vostro.

PS. Dopo tre giorni di preoccupazioni inutili l'università ha sistemato la faccenda esami.