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lunedì 4 aprile 2011

Cura semplice ed efficace per l'insonnia



C'è stato un tempo nella mia vita in cui passavo le nottate davanti alla televisione, mangiavo porcherie e provavo a risolvere puzzle da migliaia di pezzi perchè non potevo prendere sonno. Era terribile. Ogni mattina mi aggiravo come un cadavere per le stanze di casa ed ero svogliato, apatico e di umore fortemente instabile. Tutto durante la giornata mi opprimeva e credevo di soffocare preda di problemi apparentemente irrisolvibili. L'unico problema ovviamente era il sonno che non arrivava. Avete presente un cane che si morde la coda? Ecco io non dormivo per cui non avevo energie per affrontare la giornata e questo mi creava sconforto e senso di oppressione che ovviamente non mi facevano rilassare e dormire in pace. Ho provato davvero di tutto in quel periodo per risolvere il mio problema ma nulla funzionava. Poi un giorno ho scoperto qualcosa di veramente utile.

Il sonno è un comportamento spontaneo per cui più ci si sforza di cercarlo e meno lo si può ottenere. Non si può essere spontanei a comando. Quando qualcuno vi intima in una qualsiasi situazione (una recita o una posa per un book fotografico ad esempio) di essere spontanei, quella persona genera un paradosso. Alla luce di questa considerazione ho smesso di cercare il sonno.

Una bella sera sono uscito prima di cena a correre. Mi sono stancato molto e poi come consuetudine mi sono messo alla tv. Quella sera ho dormito moltissimo. Mi ricordo che mi sono adagiato sul letto e semplicemente guardando un film sono caduto addormentato.
Il mio consiglio per cui è: non cercate il sonno incessantemente perchè non arriverà. Prima di imbottirvi di pillole provate il mio suggerimento e utilizzate il tempo diversamente e possibilmente stancatevi.

venerdì 1 ottobre 2010

La storia del martello: istruzioni per rendersi infelici



Un uomo vuole appendere un quadro. Ha il chiodo, ma non il martello. Il vicino ne ha uno, così decide di andare da lui e di farselo prestare. A questo punto gli sorge un dubbio: e se il mio vicino non me lo vuole prestare? Già ieri mi ha salutato appena. Forse aveva fretta, ma forse la fretta era soltanto un pretesto ed egli ce l'ha con me. E perché?

Io non gli ho fatto nulla, è lui che si è messo in testa qualcosa. Se qualcuno mi chiedesse un utensile, io glielo darei subito. E perché lui no? Come si può rifiutare al prossimo un così semplice piacere? Gente così rovina l'esistenza agli altri. E per giunta si immagina che io abbia bisogno di lui solo perché possiede un martello. Adesso basta! E così si precipita di là, suona, il vicino apre, e, prima ancora che questo abbia il tempo di dirgli "buon giorno", gli grida: "si tenga pure il suo martello, villano!" Paul Watzlawick, "Istruzioni per rendersi infelici"

Ci sono cascato spesso e ancora mi succede di cadere in questo tipo di spirali senza senso. Non si può leggere nella mente delle persone, altrimenti si creano supposizioni che rischiamo di cambiare gli atteggiamenti nei loro confronti senza motivo. Fate attenzione ai vostri pensieri perché' diventa davvero molto complicato spezzare queste spirali una volta avviate.

Qualora vi accorgiate di esser preda di simili strutture di pensiero il mio consiglio è :congelare tutto, prendervi una pausa. smettete di fare o dire qualsiasi cosa in merito alla situazione. problematica. Ditevi STOP! e andate a fare altro per delle ore o dei giorni. Il passare del tempo vi permette di rendere tutto più oggettivo. Se vi tornano in mente le vostre erronee supposizioni concentrate l'attenzione altrove, ad esempio sul vostro respiro e sull'ambiente circostante. Cercate di vedere la situazione da un punto di vista esterno, come se foste fuori dal vostro corpo. Da quella posizione non potete sentire le vostre voci interne e potrete analizzare la situazione con maggiore oggettività. Spero impariate a riconoscere queste spirali in tempo perchè sono molto dannose e creano negatività e constrasti. Quando vi accade sforzatevi di dire STOP all'istante prima ancora di cercare di combatterla. Se tentate di farlo resterete ingarbugliati ancora di più nei pensieri rischiando di farli diventare una fissazione. Pensate ad altro, lasciate passare tempo e respirate, lentamente.


mercoledì 29 settembre 2010

Serata semplice: prendere una pausa




Ieri sera ho spento il pc tardi. Ho studiato tutto il giorno e mi sono sentito stanco. Ho spento qualsiasi cosa potesse disturbarmi (tv, cellulare etc) e ho fatto una cosa semplicissima: sono uscito in giardino e mi sono seduto. L'aria fredda non mi da fastidio e nemmeno l'erba leggermente umida. Sono rimasto seduto per circa venticinque minuti, c'era la luna piena e la ho fissata mentre sentivo il mio respiro. Non ho fatto altro e sono stato bene, la stanchezza è svanita.

La vita di tutti i giorni ci spinge a correre freneticamente da un posto all'altro, da un impegno all'altro ma credo che sia importante imparare a prendere tutto lentamente. Che senso ha fare migliaia di cose senza sapere tante volte nemmeno il perché le facciamo o se siano davvero nella nostra natura? Essere uno schiavo delle azioni fa stare male e non esserlo non è difficile e richiede allenamento.

Prendetevi una pausa, sforzatevi di fare consciamente meno attività ma di essere più presenti in ciascuna. Io di solito cerco di fare dei respiri fra un attività e l'altra affinchè queste non si accavallino. Delle piccole pause che mi fanno restare con i piedi per terra. Tanti dei problemi che ci rovinano la vita nascono perchè agiamo a casaccio, seguiamo gli altri il più delle volte e non ci preoccupiamo di sentire se i nostri comportamenti corrispondono realmente a ciò che siamo.

Provate a usare il respiro come metodo di giudizio delle vostre azioni, fermatevi e percepite l'ambiente attorno a voi e gli altri con le loro influenze.

Vi prego cerchiamo di non essere schiavi di noi stessi, è un primo passo semplice per vivere bene.

martedì 28 settembre 2010

Gestire il caos interiore: rilassati subito




Mancano poche settimane alla mia laurea e pochi giorni fa mi sono presentato in segreteria della facoltà per depositare la domanda e le scartoffie burocratiche. Dopo pochi minuti mi è crollato il mondo addosso. Per un errore burocratico 5 dei miei esami sono andati persi poichè non verbalizzati in tempo. Pensate alla sensazione che mi ha assalito, a meno di un mese dalla consegna della tesi, con tutto il lavoro pronto e con mille progetti nell'armadio. Tutto da rimandare. Tasse da pagare. In pochi istanti dalla tranquillità al caos.

Ci sono giornate in cui sembra andare tutto storto. Queste giornate portano con sé una sensazione di disagio particolare, un misto fra tensione e rabbia. Sono giornate che ci stancano molto e sono pericolose per il nostro equilibrio. Ma attenzione. Siamo noi e solo noi a creare tutto il caos che ci è attorno. Non scrivo qui per giudicare cosa deve e cosa non deve essere importante per voi, di cosa dobbiate preoccuparvi e di cosa no. Fate semplicemente quello che ritenete giusto. Poi se volete dedicate un minuto a questo piccolo esercizio.

Il seguente è un metodo molto potente, quanto semplice da attuare, per gestire il caos. Il suo insegnamento preciso si trova nel libro di Thich Nhat Hanh "Essere Pace". Sono pochi e semplici passi da seguire dovunque voi siate: fermatevi, respirate e sorridete. Certo all'inizio troverete duro sorridere, sopratutto se fate questo esercizio in un momento davvero caotico per il vostro animo. Ma vi garantisco che sorridere riporterà la sovranità su voi stessi, quella che avete perso abbandonandovi al turbine di confusione che il mondo sembra avervi scaricato addosso. Seguite pochi semplici passi:

Inspirate e calmate il corpo e la mente
Espirate sorridendo
Ricordatevi che voi dimorate nel presente che è l'unico attimo vero che conta.

Faccio spesso questo e non mi evita di provare il disagio tipico di situazioni spiacevoli. L'ansia, il panico e la disperazione sono sentimenti umani. Dimorare nel presente sorridendo e respirando fa mi aiuta a riprendere il controllo della situazione, a riprendere lucidità. Un sorriso rilassa centinaia di muscoli facciali e ha un effetto calmante sul sitema nervoso e il respiro rinfrescando il corpo fa il resto. Più si cerca di sentirlo scendere per poi salire meglio è.

Questo è solo un consiglio che mi hanno dato e che che a me ha fatto bene, così ho deciso di darlo a voi. Liberi di non seguirlo o di farlo vostro.

PS. Dopo tre giorni di preoccupazioni inutili l'università ha sistemato la faccenda esami.